Il Sud-Italia è invisibile. Nell'Italia del post- elezioni, nel momento delle riforme, dei fatti concreti, tagliano i fondi destinati alle infrastrutture, perchè prima del Sud in lista c'è il Nord come dice il signor Castelli. La mafia impera incontrastata e non potrebbe essere altrimenti, la politica si riempie la bocca di belle parole senza avviare una politica di sviluppo e giustizia per un Sud dimenticato a se stesso. Sono troppe e forti le collusioni tra mafia e politica perchè qualcuno si possa ribellare ad un sistema così radicato nel nostro paese. Non potremo riprendere lo sviluppo, non potremo farci valere se non mutiamo la mentalità. Se non ci ribelliamo, se evitiamo di dire che ci facciamo solo i fatti nostri, se evitiamo di disiteressarci di quello accade perchè se la sanità, la giustizia, i servizi, l'economia non vanno bene è anche colpa nostra. Non ci servono gli eroi che puntualmente vengono ammazzati dalla 'ndrangheta, dalla camorra, da cosa nostra, ci serve un popolo unito che dica basta, in primis alla mafia che ci soffoca e che fa scappare via i talenti, chi davvero vorrebbe investire al Sud non lo fa perchè prima serve il permesso con relativa tangente alla mafia. Non deve cambiare solo Stato nei nostri confronti, siamo anche noi a dover cambiare, dobbiamo mostrare che non c'è più spazio per quelli che vogliono guadagnare alle nostre spalle, non c'è più spazio per i mafiosi, loro non proteggono nessuno, proteggono solo le loro famiglie e i loro interessi, ammazzando noi e rubandoci il FUTURO.
domenica 1 giugno 2008
venerdì 30 maggio 2008
I FONDI "PERDUTI" O MEGLIO TAGLIATI
Come ha fatto l'attuale governo a coprire i costi dovuti al taglio dell'ici, la detassazione degli straordinari (sottolineando che tale detassazione è appanaggio solo dei dipendenti privati) e permettersi un prestito-ponte ad Alitalia? Semplice, tagliando determinati fondi magari ritenuti un inutile spreco di denaro. Ecco come il decreto legge 27 maggio 2008 n° 93 tenta di salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, perchè così titola il decreto: "Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie", tagliando i fondi che salvaguardavano le famiglie. Si salvagurdano le famiglie tagliando i fondi destinati ai centri che si occupano di donne maltrattate, picchiate e che comunque subiscono violenza all'interno delle mura domestiche? O si salvaguarda il Sud dell' Italia tagliando i fondi destinati alle opere pubbliche? Si salvaguardano gli studenti universitari tagliando il Fondo ordinario delle università? Nel decreto legge si parla anche della rinengoziazione del mutuo che pesa sulle famiglie italiane. Tremonti ospite del programma di Lucia Annunziata disse che quelli che dovevano cominciare a pagare erano banche e petrolieri, non i cittadini che stentano ad arrivare alla fine del mese, commento lodevole, ma il decreto cosa fa per allegerire i mutui delle famiglie? Bene l'art 3 del decreto comma 2 in questo caso non taglia nulla, cito testuale "assicura la riduzione dell'importo delle rate del mutuo ad un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse come risultante dalla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto 2006.L'importo della rata così calcolato rimane fisso per tutta la durata dell mutuo" Quindi cosa pagano le banche? Riduciamo la tassa allungando la scadenza del mutuo al medesimo tasso di interesse? Di conseguenza i cittadini come sempre pagheranno fino all'ultimo centesimo di euro e in aggiunta avranno il piacere se sono soffocati dalle spese di pagare il mutuo oltre la data di scadenza.
E la detassazione degli straordinari contemplata del decreto? Valida solo per i dipendenti privati!Un plauso al nuovo governo per i provvedimenti che salvaguardano le famiglie, mi domando allora quali famiglie salvaguardano? Forse i ceti medio- alti che secondo ilGiornale negli ultimi due anni sono state depenalizzate da Padoa-Schioppa. Anche qui cito testuale dall'articolo del 24 maggio 2008 "Nel caso dell'abolizione dell'Ici, l'aiuto viene dato principalmente a quel ceto medio-alto che ha casa con rendita catastale alta e che più era stato penalizzato in questi ultimi due anni da Padoa-Schioppa." Dopo questa parentesi l'autore dell'articolo si ricorda della famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese e per che in genere sono famiglie in fitto per cui l'abolizione dell'ICI non porta alcun beneficio e forse era meglio detassare l'imposta sul reddito e non avrebbe tolto l'importante finanziamento che l'ICI costituiva per i comuni che in qualche modo il governo dovrà coprire.
Per noi tutti il futuro è incerto, ci aspettavamo provvedimenti davvero concreti, ma la classe politica e l'informazione mancano di limpidezza e onestà nei confronti dei cittadini.
"O tempora o mores" disse Cicerone, ugualmente noi potremmo affermarlo oggi.
Iscriviti a:
Post (Atom)