domenica 1 giugno 2008

LA TERRA CHE NON C'E'


Il Sud-Italia è invisibile. Nell'Italia del post- elezioni, nel momento delle riforme, dei fatti concreti, tagliano i fondi destinati alle infrastrutture, perchè prima del Sud in lista c'è il Nord come dice il signor Castelli. La mafia impera incontrastata e non potrebbe essere altrimenti, la politica si riempie la bocca di belle parole senza avviare una politica di sviluppo e giustizia per un Sud dimenticato a se stesso. Sono troppe e forti le collusioni tra mafia e politica perchè qualcuno si possa ribellare ad un sistema così radicato nel nostro paese. Non potremo riprendere lo sviluppo, non potremo farci valere se non mutiamo la mentalità. Se non ci ribelliamo, se evitiamo di dire che ci facciamo solo i fatti nostri, se evitiamo di disiteressarci di quello accade perchè se la sanità, la giustizia, i servizi, l'economia non vanno bene è anche colpa nostra. Non ci servono gli eroi che puntualmente vengono ammazzati dalla 'ndrangheta, dalla camorra, da cosa nostra, ci serve un popolo unito che dica basta, in primis alla mafia che ci soffoca e che fa scappare via i talenti, chi davvero vorrebbe investire al Sud non lo fa perchè prima serve il permesso con relativa tangente alla mafia. Non deve cambiare solo Stato nei nostri confronti, siamo anche noi a dover cambiare, dobbiamo mostrare che non c'è più spazio per quelli che vogliono guadagnare alle nostre spalle, non c'è più spazio per i mafiosi, loro non proteggono nessuno, proteggono solo le loro famiglie e i loro interessi, ammazzando noi e rubandoci il FUTURO.

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